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Famiglia Modiano

Saul Daniel Modiano nacque nel 1840 a Salonicco, all’epoca ancora ottomana. I Modiano discendevano da ebrei sefarditi costretti dalle persecuzioni ad abbandonare la penisola iberica alla fine del XV secolo. Dopo alcuni anni di soggiorno nella penisola italiana si erano stabiliti a Salonicco intorno alla seconda metà del Cinquecento, diventando poi una delle famiglie più ricche ed influenti della locale comunità ebraica.

Non conosciamo con esattezza la data dell’arrivo di Saul Modiano a Trieste, ed anche sul motivo di tale trasferimento ci sono versioni contrastanti. Quali siano state le sue ragioni, il porto adriatico fu una scelta logica: da quasi un secolo rappresentava un rifugio sicuro per ebrei ed altre minoranze dell’Europa centrale e del bacino mediterraneo; la sua crescita economica garantiva, a chi si fosse dimostrato abbastanza intraprendente, reali possibilità di successo e benessere; i suoi legami con Salonicco ed il suo porto erano antichi e solidi; la famiglia Modiano già commerciava con Trieste, rendendola quindi tutto fuorché terra incognita per il giovane Saul. E così, nel 1868, aprì in via del Corso – attuale Corso Italia – una ditta di import-export che avrebbe costituito il primissimo embrione della futura Modiano.

E Saul, attento ed intraprendente, era un imprenditore nato. Una volta stabilitosi in città notò la grande richiesta di cartine per sigarette proveniente sia da Trieste che dal Levante. Decise di saltare gli intermediari e ne iniziò la produzione, fino a quel momento di fatto monopolizzata da ditte francesi. Fu la prima grande svolta, ed a partire dal 1873 Modiano fu tra i primi a produrre cartine a Trieste, nei decenni successivi una delle capitali di questa particolare industria.

Incisione di inizio ‘900 che ritrae una veduta dello stabilimento Modiano – Archivio Storico Modiano, g. c..

Le cartine da sigaretta, però, furono solo l’inizio. Negli anni successivi la Modiano avrebbe allargato l’attività alla grafica e alla stampa pubblicitaria – inaugurando collaborazioni ultradecennali con artisti ed illustratori di primissimo livello – e soprattutto alle carte da gioco che, esportate verso gli angoli più lontani del globo, avrebbero fatto la fortuna e la fama di Saul Modiano e che mantengono vivo ancora oggi il suo nome.

Nei suoi stabilimenti di Trieste, Fiume, Romans d’Isonzo e Bologna trovarono impiego migliaia di operaie ed operai, che in non rari casi si tramandavano il lavoro di generazione in generazione diventando quasi “di famiglia” in Modiano.

La verve imprenditoriale di Saul Modiano toccò anche il ramo cementi, quello delle automobili o quello del vetro. Modiano infatti impiantò un’importante e rinomata vetreria nei sobborghi di Istanbul, attiva fino agli anni Venti del Novecento, per un periodo gestita dal figlio Daniel, che proprio lì avrebbe trovato la morte nel 1897.

I suoi interessi, la sua personalità, non si esaurivano però nell’imprenditoria: fu iscritto alla Comunità ebraica, sebbene senza rivestire ruoli di primissimo piano; come molti suoi pari ebrei ed altoborghesi, fu molto attivo nella beneficenza (un suo busto si trova nell’atrio monumentale dell’ex Istituto dei poveri, in via Pascoli); a differenza di molti suoi pari ebrei ed altoborghesi, fu vicino agli ambienti irredentisti della città.

Anche per quest’ultima ragione allo scoppio della guerra riparò a Bologna, ritornando a Trieste solo dopo la fine delle ostilità e l’arrivo dell’amministrazione italiana. Qui sovrintese alla ricostruzione del suo stabilimento distrutto da un incendio nel 1915 e al riavvio della produzione, morendo infine nel 1922, lasciando al figlio Ettore le redini dell’azienda.

Ancora oggi, però, la Casa di riposo “Saul Modiano”, fatta costruire dal figlio a Salonicco dopo la sua scomparsa e dedicata agli anziani della locale Comunità ebraica, ne ricorda lo strettissimo legame con la città greca, lasciata quasi sessant’anni prima, e mai dimenticata.

Busto commemorativo del fondatore Saul D. Modiano, Uffici Modiano S.p.A., San Dorligo della Valle (TS) – Archivio Storico Modiano, g. c.
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