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Famiglia Brunner

Arruolatosi come allievo ufficiale all’inizio della guerra nel 1914 […] ed inviato sul fronte dei Carpazi, [Guido Brunner] disertò nel marzo del 1915 presso Venezia e divenne sottotenente di cavalleria dell’esercito italiano.

Suo padre Rodolfo Brunner appartiene alla altolocata famiglia Brunner di Trieste, i cui membri senza eccezione sono devotissimi seguaci del Kaiser e dello stato. Anche Rodolfo Brunner è un provato patriota di indubbio sentimento austriaco, ha sempre agito in questo senso e non ha tralasciato alcun sacrificio quando si trattava di promuovere un’opera patriottica. La diserzione del figlio provocò in lui disperazione. Egli mandò sua moglie e suo fratello a Venezia per ordinargli di tornare a casa e quando questi non giunse, condusse la sua famiglia nel possedimento di Cavenzano di Campolongo (Friuli austriaco) per non vedere nessuno e non sentire nulla. Allo scoppio della guerra con l’Italia non poté tempestivamente fuggire, divenne prigioniero degli Italiani e fu confinato. In questo modo egli era compromesso come padre, mentre era ricercato anche per il richiamo alle armi col suo grado di ufficiale, sebbene avesse già 57 anni: egli sperava con ciò di espiare la vergogna del figlio.

La diserzione del giovane si deve esclusivamente ascrivere all’influsso politicamente corruttore di suo zio, Salvatore Segrè.

[Imperial Regia Direzione di Polizia, Trieste 3 luglio 1916] 

Rodolfo Brunner discendeva da una famiglia originaria dell’Austria occidentale che aveva fatto fortuna nell’industria tessile. Sposato con Gina Segrè – filo-italiana e sorella del famoso finanziere e irredentista Salvatore – fu proprietario terriero, industriale, finanziere, e tra gli uomini più ricchi ed influenti di Trieste alla vigilia della Prima guerra mondiale.

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Foto della villa Brunner a Forcoli (Toscana) – Collezione privata.
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