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Emilio Stock e famiglia

Il sentimento che provai trovandomi in Palestina? Mi sono sentito così bene così libero, senza quelle false posizioni che siamo costretti a subire nel resto del mondo, tra la miglior gente che possa vantare la nostra razza ed io ringrazio col pensiero tutti i nuovi amici che mi accolsero con tanta premura e tanta gentilezza.

Io sono uomo di fatti e come tale non ho voluto mancare di partecipare se anche in scala modesta alla ricostruzione della Palestina coi fatti. Mi sono interessato, anche se modestamente per incitare altri a seguirmi, alla Società del Silicato, ho preso una quota per la formazione di colonie, ho comperato un piccolo fondo di costruzione ed ho deciso col consenso di sua madre, un’eccezione, giacché purtroppo ce ne sono pochissime di donne sionistiche, di mandare in Palestina a lavorare già nel prossimo settembre il meglio di quello che posso dare, cioè il mio figlio primogenito [Guido], che per quell’epoca prenderà la licenza.

Emilio Stock

[da «Israel», 10 marzo 1921]

 

Emilio Stock fu un imprenditore originario di Spalato attivo prevalentemente nel settore del cemento. Assieme alla moglie Irma, a cavallo del ‘900 fu tra le figure di spicco non solo della Comunità ebraica triestina, ma anche dell’intero movimento sionista. La coppia si distinse per le attività di beneficenza e per l’assistenza fornita sia ai correligionari triestini sia ai profughi ebrei che, dall’Europa centrale e orientale, passavano attraverso il porto di Trieste diretti verso le Americhe o la Palestina.

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Organigramma del Comitato Italiano di Assistenza agli Emigranti Ebrei, 1928. Tra i consiglieri, ultima in ordine alfabetico, Irma Stock.
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